Press Release: Promotion – Maggio/Giugno 2019
Plastica Buona, il design sensibile all’ambiente. LOYFACTORY lancia la linea di prodotti Pandora Design per il dettaglio qualificato e il mercato promozionale in PET riciclato al 100%
La notizia è destinata a rivoluzionare il mercato del promozionale e non solo. La società PLASTEC, fondata e guidata da Luca Rodella, ha recentemente depositato un brevetto tecnico di dirompente importanza, per produrre, a costi sostenibili, oggetti di qualità straordinaria attraverso lo stampaggio a iniezione del PET riciclato, recuperato dalle bottiglie. Questo materiale, che vedeva il suo impiego quasi esclusivo nella produzione di imballaggi, viene ora accreditato come materia prima idonea a essere impiegata nella produzione di beni durevoli. Un progetto ambizioso nel quale ha creduto sin da subito Gaetano Passaro, Founder e Amministratore di LOYFACTORY, agenzia specializzata nel mercato promozionale, che ha sostenuto la ricerca sperimentale del partner industriale PLASTEC e che ha coinvolto PANDORA DESIGN, azienda storica del
design italiano e riferimento assoluto in ambito di strumenti per la tavola. Il risultato è la linea PLASTICA BUONA che lancia sul mercato del dettaglio qualificato e del mercato promozionale una riedizione dei migliori prodotti della storia di Pandora Design e nuovi oggetti durevoli belli e utili sempre a firma della nota griffe. L’operazione vede non solo l’impiego di materia prima recuperata dalle bottigliette abbandonate, ma anche l’utilizzo delle migliori plastiche compostabili.
SI PARLA TANTO DI PLASTICA E BIOPLASTICA, FACCIAMO CHIAREZZA
Albert Einstein era solito dire “dal disordine e dalla confusione cercate di tirare fuori la semplicità”. Raramente si è assistito a una situazione di tale caos come quello che caratterizza le discussioni sulle materie plastiche in questi ultimi tempi. Confusione che, in taluni casi, è alimentata ad arte per trarne effimeri vantaggi di breve periodo, come ad esempio capita con quei prodotti che si fregiano di loghi ammiccanti all’eco-friendly potendo di fatto rivendicare solamente l’essere riciclabili, ovvero ammantando di novità e dando un valore etico ad una caratteristica da sempre propria della plastica. Confusione che nella maggior parte dei casi rimane figlia di una “sana” mancanza di informazione, che sarebbe altresì molto facile colmare. Basterebbero due semplici distinzioni: con la prima si dovrebbero distinguere le plastiche VERGINI dalle plastiche ottenute da RICICLO e con la seconda si potrebbero facilmente identificare le caratteristiche proprie dei vari materiali.
PLASTICHE VERGINI
Per quanto riguarda le plastiche VERGINI risulterebbe efficace dividere le plastiche in biodegradabili / non biodegradabili e plastiche ottenute da petrolio /da fonti rinnovabili. Le quattro aree che si verrebbero così a delineare riassumerebbero l’intero spettro delle plastiche disponibili; in particolare:
… nulla se paragonate alle 348.000.000 tonnellate di plastiche tradizionali prodotte nel 2018 che dovrebbero nell’immaginario comune sostituire!). Le plastiche biodegradabili/compostabili hanno la loro corretta coniugazione nella realizzazione di articoli usa e getta… anche qui a patto che trovino il loro fine vita in un composter industriale in quanto, se un bicchiere in PLA (giusto per citare un materiale che riempie le “pagine disinformate”) viene abbandonato nell’ambiente o viene gettato assieme alle plastiche tradizionali, non troverà la temperatura costante di 60°C, l’umidità controllata e l’apporto di opportuni microrganismi che ne permetteranno la biodegradazione in 6 mesi.
PLASTICHE DA RICICLO
Per quanto riguarda le plastiche ottenute da RICICLO, il quadro risulta ancora più semplice: esiste un vivo mercato di materiale rigenerato; anche colossi della trasformazione si stanno gettando in questo che si prevede diventerà un florido business e con il passare del tempo una varietà sempre maggiore di differenti materiali e gradi è resa disponibile. Le di-scriminanti per il successo di questo modo di essere veramente eco-friend sono 2:
Plastec è orgogliosa di contribuire alla trasformazione di un sempre maggior numero di bottiglie in PET abbandonate.